Maioliche Siciliane
L’arte della ceramica era conosciuta in Sicilia già nella preistoria. Nel corso dei secoli, i numerosi contatti con popolazioni e tradizioni diverse permisero ai ceramisti locali di acquisire nuove tecniche, nuovi motivi decorativi, rielaborando le varie influenze straniere in prodotti dallo stile originale.
Furono gli Arabi a portare la tecnica dell’invetriatura del vasellame, che permetteva di colorare e impermeabilizzare gli oggetti rendendoli resistenti agli agenti atmosferici.
Agli spagnoli risale l’uso dello smalto stannifero e l’aggiunta delle tonalità di blu accanto ai tradizionali colori
verde, manganese e giallo usati fino a quel momento.
Lo stile decorativo fu fortemente influenzato dal Rinascimento italiano, molti infatti sono i motivi che riprendono penne di pavone e decori vegetali.
La maiolica fu utilizzata molto anche in ambito architettonico. Le maioliche decorate ricoprivano cupole di edifici religiosi e pavimenti di ville e palazzi nobiliari con una funzione estetica e decorativa, per valorizzare architetture rendendole punto di riferimento nel tessuto urbano, ma anche pratica: l’invetriatura, infatti, dava impermeabilità alla superficie e proteggeva la parte sottostante dalle infiltrazioni.