Un trionfo barocco di dolcezza, la regina della pasticceria siciliana.
La Cassata è l’esempio perfetto di come il susseguirsi di dominazioni straniere abbia dato vita a contaminazioni e stratificazioni anche culinarie. Le sue origini risalgono addirittura all’epoca romana in cui si preparava già un dolce fatto con farina, ricotta di pecora e miele. Probabilmente il nome “Cassata” deriva dal latino “caseus” (formaggio).
Nel corso dei secoli furono aggiunti altri ingredienti alla ricetta: gli Arabi portarono in Sicilia lo zucchero di canna e le mandorle. Al periodo normanno si deve l’invenzione della pasta reale. Con l’avvento degli spagnoli si aggiunsero il pan di spagna e il cioccolato.
La versione odierna riccamente decorata con glassa e frutta candita si deve al pasticcere palermitano Gulì che, durante l’esposizione di Vienna del 1873, presentò per la prima volta il dolce come “Cassata alla Siciliana”.